Navigazione in incognito: è anonima?
Vi siete mai chiesti la navigazione in incognito fin quanto è anonima?
Beh cercheremo di spiegarvelo in questo breve articolo.
Se non si vuole finire nel mirino dei servizi che osservano la nostra navigazione, tutto quello che dobbiamo fare è aprire una scheda in navigazione privata (o Incognito, come detta Chrome) e tutto ciò che vedremo sarà mascherato al servizio o al sito stesso che stiamo visitando.
Oppure…non è veramente tutto così.
Molti pensano che la navigazione in incognito sia davvero una soluzione a tutti i mali dovuti alle problematiche alla privacy. In realtà, protegge solo quel riguarda il nostro arco più personale.
Ecco cosa fa la modalità privata / incognito e che reali vantaggi può darci sulla lunga durata:
- La memorizzazione dei dati personali utilizzati durante la navigazione non avviene. Ad esempio se andate nel sito “MigliorRegalo” questo non comparirà nella cronologia, così come il servizio stesso (come Google) non terrà conto della vostra navigazione.
Tuttavia…non maschera la vostra identità. Il vostro indirizzo IP e MAC è ancora visibile al sito web che state visitando. Potete perciò essere di conseguenza identificati. E’ vero che sotto questa modalità sono di standard le richieste “Do Not Track” (che molti siti non rispettano) e l’esclusione di Cookie di terze parti (cosa del quale alcuni siti evitano proprio di far caricare la pagina) ma la vostra identità non è protetta sotto questi aspetti. - Rende possibile l’uso di più account. Vero e allo stesso tempo, falso. Si tratta solo d’un’altra istanza dello stesso browser, il quale può anche incorrere in problematiche con il vostro account principale se ad esempio non è permesso dal servizio fare utilizzo di più d’un account per indirizzo IP. La modalità Incognito può ingannare parzialmente un sito, ma non lo può fare mai completamente, e questo può risultare in varie problematiche, compresa anche la chiusura del vostro account.
- Nasconde l’identità come indirizzo, posizione fisica, ect. Purtroppo non funziona a questo modo. Il browser può bloccare richieste di utilizzare la posizione fisica in Incognito, ma ciò non significa che siamo invulnerabili a qualsiasi tipo di tracking. Molti sistemi hanno quello che viene definito anche come “Fingerprint”, ovvero un resoconto parziale o completo di ciò di cui è munito il nostro PC, e questo è naturalmente condiviso da qualsiasi browser sia nella sua forma normale che nella modalità privata.
Bisogna rendersi conto che la modalità Incognito non è un VPN.
Non si utilizza un indirizzo speciale, è solo una funzione che ci permette di mascherare la nostra navigazione al livello assolutamente locale (il nostro PC). Se qualcuno mette in osservazione il traffico di rete (attraverso li vostro Router) potrà comunque osservare ciò che viene richiesto, con gli giusti strumenti. Nascondere la nostra identità richiede molto di più, come il blocco preventivo di contenuti che possono interpellare le informazioni del nostro sistema oppure usando, appunto, un VPN.
Naturalmente bisogna anche vedere se il sito si lascerà aprire sotto queste condizioni: alcuni odiano non poco il blocco dei contenuti!