CD e DVD: attenti al Bit Rot.
Vi sarà capitato di farlo molti anni fa: masterizzare CD sembrava un lusso nei primi anni 90, ma pian piano vi è stato un boom nel quale si sono visti esplodere migliaia di dischi masterizzati in tutti i gusti e formati.
In fondo le penne USB erano sia troppo piccole che anche molto costose, per questo si creava un disco anche per presentazioni o per passare un documento in giro. In fondo che male c’era? Costava poco e tutto quello che bisognava fare era di fare in modo di non graffiarli mai. CD e DVD sono praticamente indistruttibili vista la loro composizione, e l’erosione del tempo è praticamente inesistente. Oppure no?
Negli ultimi anni è stata resa evidente una verità del quale non tutti erano al corrente. Stiamo parlando del Bit Rot e di come questo sintomo sia comune in ogni tipo di disco presente sul pianeta. Non importa se avete masterizzato un CD ben 30 anni fa, oppure se avete prodotto un DVD giusto un paio d’anni fa. Qualsiasi disco è vulnerabile al Bit Rot.
Di che si tratta, esattamente? Si tratta di quella combinazione di fattori che possono portare all’erosione delle parti vitali del vostro disco. I fattori contribuenti possono essere:
- Temperatura eccessiva. Dischi mantenuti in soffitta, o comunque in ambienti molto esposti al sole e poco freschi.
- La luce del sole. I raggi UV possono danneggiare i dischi se questi ne vengono esposti direttamente, anche quando la parte utilizzata per la lettura non è riportata in quella direzione.
- Umidità eccessiva. Anche se inizialmente non può riportare rischi eccessivi, un umidità troppo elevata può produrre danni fatali a distanza di qualche anno.
- Qualità del disco e di masterizzazione. Alcuni dischi sono costruiti per essere più robusti, altri sono più economici per la loro qualità di costruzione. Il modo in cui sono stati masterizzati contribuisce anche alla durata del disco in totale.
Da come alcuni di voi sapranno, un disco CD/DVD è formato da diversi sottilissimi strati. Tutti contribuiscono a rendere il disco più resistente e compatto, come anche la qualità dell’inchiostro e la copertura utilizzata nella parte superiore (nel mentre quella inferiore, come ben sapete, contiene tutti i dati. Eccezion fatta per i Double Layer).
Man mano che passano gli anni però, questi strati tendono a distaccarsi fra di loro e corrodersi. Bisogna immaginare che già la perdita d’uno strato significa rendere un disco praticamente illeggibile con i normali metodi d’ogni giorno.
Quindi ecco i nostri consigli: effettuate sempre un backup dei vostri dischi. Fatene un file immagine (ISO) tramite il vostro programma di preferenza, e se necessario procuratevi un lettore “fresco” (anche uno USB va bene) così da ridurre i rischi di errori di lettura.
Se intendete masterizzare un CD, DVD o Bluray che va conservato per molti anni, oltre che rispettare ogni regola di conservazione (temperatura, umidità e così via) è importante scegliere un disco che sia d’una classe più elevata del normale, oppure qualcosa che sia denominato come “Lifetime Archival” o M-Disc. Questi sono DVD o Bluray creati appositamente per la conservazione a lungo termine.
La velocità di masterizzazione conta anche: più lento è, migliori saranno i risultati.